USA, il Rhode Island apre ai casino games. Ma in monopolio
Il Rhode Island diventa la settima giurisdizione degli Stati Uniti a legalizzare i casinò online. Camera e Senato dell’Ocean State hanno infatti approvato il disegno di legge presentato lo scorso inverno, e il governatore Daniel James McKee lo ha prontamente ratificato.
Bally’s si aggiudica il monopolio del gambling, sia a terra che online
Il testo prevede che il settore venga affidato in monopolio alla Bally’s che – assieme a IGT che opera come partner tecnologico – gestisce già le due case da gioco fisiche nello Stato, il Twin Rivers Lincoln Casino Resort e il Tiverton Casino & Hotel. Peraltro la Bally’s si è aggiudicata la concessione senza che venisse indetta alcuna gara. Il contratto è stato firmato solamente nel 2021 – con decorrenza da quest’anno – e il monopolio proseguirà per altri venti anni. Non è il massimo per garantire la concorrenza del mercato.
C’è da dire, però, che il Rhode Island è il più piccolo degli Stati USA in termini di superficie, ed è uno dei minori per numero di abitanti: appena 1,1 milioni di persone. Un mercato completamente libero non avrebbe avuto alcun senso, e probabilmente anche un semplice duopolio avrebbe creato non pochi problemi di sopravvivenza agli operatori.
Non ci sarà un solo casinò online
È facile immaginare però che ci saranno diversi casinò online. La Bally’s – che nel caso dell’online opera attraverso la controllata Gamesys – gestisce diverse case da gioco virtuali. I brand più conosciuti sono il Virgin Casino, il Tropicana Casino e il Rainbow Riches Casino. Come per i casinò fisici, alle sale da gioco online potranno accedere solamente le persone che hanno compiuto 21 anni di età. Il disegno di legge autorizza sia i classici giochi da tavolo sia le slot. I primi godranno di un a tassazione agevolata, il 18% sui ricavi. Nel caso delle slot, invece, finiranno nelle casse dello Stato la metà dei ricavi. Il resto andrà interamente a Bally’s e IGT.
A rilento la legalizzazione dei casinò online
Gli Stati USA che hanno legalizzato i casino games sono appena sette. Prima del Rhode Island lo hanno fatto New Jersey, Delaware, West Virginia, Pennsylvania, Michigan e Connecticut. E il processo sembra ancora più lento se si fa il paragone con quello che è successo con le scommesse sportive. Sono ormai legali nella maggior parte degli USA, restano vietate in una quindicina di giurisdizioni appena.
Probabilmente, la maggior parte degli Stati che non ha legalizzato i casino games cerca di proteggere in qualche modo il gioco a terra. A iniziare dal Nevada che ospita Las Vegas, la mecca del gioco per antonomasia. Non mancano però esempi di segno opposto, anche la Pennsylvania e il New Jersey accolgono due mercati del gioco piuttosto fiorenti. Anzi, nel caso del New Jersey, il lancio dei casinò online ha restituito vigore alle case da gioco di Atlantic City, che fino a qualche anno fa erano piuttosto in affanno.