UK, sempre più tifosi contro le sponsorizzazioni dei bookie
A voler far polemica si potrebbe parlare delle prime crepe che si aprono nell’accordo – raggiunto all’unanimità ad aprile – con cui la Premier League ha deciso di fermare le sponsorizzazioni da parte delle compagnie di gioco. Il veto colpisce solo il main sponsor, quello che compare sul petto dei giocatori, le sponsorizzazioni minori invece resteranno valide.
L’accordo però, va detto subito, diventerà effettivo solo dalla stagione 2026/27, e quindi fino a quel momento i club inglesi sono liberi di scegliere lo sponsor che preferiscono. Anche se mancano due stagioni, però, entrano in gioco delle valutazioni di opportunità. E molto spesso sono gli stessi supporter a criticare le scelte dei club per cui tifano.
Il precedente dell’Aston Villa
È già successo qualche settimana fa, quando l’Aston Villa il contratto con il bookmaker asiatico BK8. L’Aston Villa Supporters’ Trust, associazione di tifosi costituita legalmente, ha criticato in primo luogo l’accordo in sé. Lo ha definito “un cinico tentativo dell’ultimo minuto per portare a casa un risultato”. Ma poi ha espresso anche forti riserve sul bookmaker in questione. In passato infatti BK8 è stata al centro di aspre polemiche per le campagne pubblicitarie provocatorie e che associavano il gioco la successo in ambito sessuale.
Il Brentford non sostiene il suo giocatore di punta
Molto criticato anche il contratto che il Brentford ha firmato con un bookmaker del Sud Africa, Hollywood Bets. Il problema è che in questo caso uno degli attaccanti di punta del club, Ivan Toney, sta scontando una squalifica di otto mesi. Ha infranto infatti il regolamento interno della Football Association che vieta ai giocatori professionisti di piazzare scommesse sul calcio.
Toney, 27 anni, ha commesso oltre 200 violazioni, e delle perizie mediche hanno accertato che ha sviluppato una dipendenza dal gioco. Insomma, secondo i tifosi il club con il contratto di sponsorizzazione non avrebbe manifestato il necessario sostegno nei confronti del proprio giocatore. E molti già si chiedono cosa succederà nel 2024, quando l’attaccante – una volta scontata la squalifica – dovrà tornare in campo indossando la maglia con il nuovo sponsor.
Il Fulhan difende la propria scelta
Di fronte a simili risvolti, è passato in secondo piano il contratto che il Fulham ha siglato con SBOTOP. Il bookmaker oltretutto non solo diventa sponsor di maglia del club, ma anche il principale partner commerciale. E Jon-Don Carolis, direttore commerciale della squadra, non ha esitato a ricordare che simili accordi “Assicurano risorse significative e quindi contribuiscono in modo fondamentale a rendere competitiva una formazione”.
Il Chelsea invece dice no
A quanto risulta, l’unica squadra che per il momento ha potuto dire di no a un bookmaker è il Chelsea. I Blues stavano portando avanti le trattative con Stake.com, già sponsor dell’Everton. L’accordo però è saltato proprio per le proteste dei tifosi. “Oltre il 77% dei fan era contrario a questo contratto” ha commentato il Chelsea Supporters’ Trust.
“La decisione della squadra di interrompere le trattative dimostra che i tifosi possono fare una differenza monumentale”. César Azpilicueta e compagni però adesso devono trovare un nuovo sponsor che sostituisca la Three, e soprattutto che sia in grado di rimpiazzare i 40 milioni di sterline l’anno che versava la compagnia telefonica.