UK, il governo taglia a 5 sterline la puntata delle slot online
Il governo inglese assesta il primo giro di vite – peraltro annunciato – al gioco online, e decide di tagliare l’importo della giocata massima delle slot virtuali. I giocatori fino a 24 anni di età potranno puntare al massimo 2 sterline, gli altri potranno arrivare fino a 5. Plaudono le organizzazioni impegnate nel contrasto al gioco patologico, ma anche gli operatori non si strappano i capelli. Anche se avvertono che questa misura potrebbe alimentare il mercato illegale.
Il tetto già annunciato con il Libro Bianco
Il tetto entrerà in vigore ufficialmente a settembre, ma poi gli operatori potranno usufruire prima di un periodo di sei settimane per adeguare le piattaforme al limite generale delle 5 sterline, e poi – nelle sei settimane successive – per adottare le soluzioni tecnologiche necessari a quello per gli under-25.
Già nel corso dei lavori sul Libro Bianco – pubblicato a aprile dell’anno scorso – si era iniziato a discutere di un limite alle puntate. Il Dipartimento di Media Sport e Cultura aveva ipotizzati che il tetto potesse oscillare tra le 2 e le 15 sterline, e aveva avviato il confronto con gli stakeholder del settore. Adesso ha quindi optato per una soluzione piuttosto rigida.
Per i più giovani servono maggiori tutele
Una decisione che comunque risponde a esigenze ben precise, hanno spiegato gli esponenti del governo. Gli under-25 sono una delle fascia di giocatori che mostra i tassi più elevati di giocatori problematici. Si arriva addirittura all’8,7%, secondo le ultime rilevazioni dell’NHL, il Servizio Sanitario inglese.
Ma poi, hanno aggiunto i rappresentanti del governo, c’è anche il fatto che i ragazzi di questa età abbiano meno disponibilità economiche e risentano maggiormente di alcuni “fattori della vita quotidiana”. Come una minore dimestichezza nella gestione del denaro. E in quella fase affrontano uno sviluppo neurologico che comunque può alterare la percezione del rischio.
Non sorprende che le associazioni impegnate nel contrasto al gioco problematico abbiano accolto con entusiasmo l’annuncio del governo. “Le nostre ricerche evidenziano che c’è un trend particolarmente preoccupante che riguarda i giocatori di questa fascia di età” ha commentato ad esempio Zoë Osmond, Ceo di GambleAware. “Continueremo a lavorare con l’esecutivo e con tutti gli altri soggetti coinvolti, per essere certi che nessuna occasione vada sprecata”.
Gli operatori approvano con riserva
Ma anche il Betting and Gaming Council ha dato il benvenuto ai limiti di giocata. “Offrono certamente una maggiore protezione ai giocatori più giovani” ha detto il Ceo Michael Dugher. Ma ha anche aggiunto: “Non bisogna valutare separatamente nessuna parte Libro Bianco, ogni misura va analizzata assieme al resto del pacchetto. Mi auguro che i ministri e l’ente regolatore valutino l’impatto complessivo che tutte queste queste misure avranno sul settore”.
E quindi ha lanciato un avvertimento: “È essenziale riconoscere che misure come questa si traducono in un costo per gli operatori, e hanno un impatto sui giocatori. Dobbiamo evitare che questi ultimi scelgano il mercato nero, che non offre nessuna tutela. È un rischio concreto se non procediamo con cautela e non troviamo il giusto equilibrio”.