Sport femminile, cresce il rischio di match-fixing
Il match-fixing nello sport femminile ha dimensioni molto inferiori rispetto a quanto avviene in quello maschile ma è comunque presente. E pertanto è un fenomeno che deve essere monitorato con attenzione e contrastato con ogni mezzo possibile. Soprattutto adesso che il Campionato mondiale di calcio femminile è alle porte, prenderà il via giovedì 20 luglio e si disputerà tra Australia e Nuova Zelanda.
La ricerca sull’integrità dello sport femminile
L’allarme sul match-finxing viene lanciato con la ricerca “Rompere le barriere: valutare lo sport femminile, le scommesse e le sfide per l’integrità”. Lo ha condotto l’Università Tedesca dello sport di Cologna. A commissionarlo sono state le associazioni International Betting Integrity Association, All-In Diversity Project, e gli operatori di gioco Entain e Flutter, e la società specializzata nell’analisi dei dati Stats Perform.
Il report analizza cinque sport in particolare: calcio, tennis, basket, cricket e pallavolo. E rileva che lo sport femminile sta riscuotendo sempre maggior seguito tra gli appassionati. E questo ha determinato anche una crescita pressoché analoga delle scommesse.
Cresce la popolarità e anche le scommesse
Anche nel caso delle discipline sportive, il calcio si conferma lo sport più seguito, e quello che attrae maggiormente gli scommettitori. Il tennis, sebbene possa contare su un numero di scommettitori inferiori, genera i volumi più alti. Stand ai dati forniti da Flutter e Enatain, supera i 30 milioni di euro di raccolta complessiva, il calcio invece si ferma poco al di sotto. Gli altri sport invece generano volumi di gran lunga inferiori, il cricket – terzo classificato – si attesta a 3,4 milioni.
In ogni caso, i volumi delle scommesse sono in crescita per tutti gli sport. In questo caso, il calcio mette a segno la crescita più rapida (in media il 20% l’anno dal 2020 a oggi). Gli altri sport invece sono tutti al di sopra del 10% annuo, dal 2017 a oggi.
Altro dato che mette in evidenza la ricerca è che il numero di scommettitrici è cresciuto rapidamente. In media del 10% l’anno per ognuno degli sport presi in considerazione. E anche i volumi delle scommesse piazzate dalle donne sono cresciuti molto di più di quelli degli uomini. Nel caso del calcio, in particolare, il numero delle scommettitrici è praticamente raddoppiato dal 2020.
Come contrastare il match-fixing
Ma questa popolarità crescente potrebbe anche esporre lo sport femminile a rischi maggiori. “Questa ricerca punta a diventare un punto di partenza per istaurare un dialogo con l’industria delle scommesse, e comprendere come si approccia allo sport femminile” ha spiegato Christina Thakor-Rankin, co-fondatrice di All-in Diversity: “Analizzando come si sta evolvendo lo scenario, è possibile assicurare una maggiore tutela a atlete, scommettitori, operatori delle scommesse, e allo sport in generale”.
I ricercatori adesso cercheranno di acquisire ulteriori dati per comprendere quali dinamiche segua il match-fixing nel caso specifico dello sport femminile. Intanto però contiene una serie di raccomandazioni per ridurre i rischi fin da subito. Rafforzare i monitoraggio, e la cooperazione tra enti sportivi, bookmaker e inquirenti. E poi programmi di educazione e comunicazione rivolti alle atlete, allenatori e membri dello staff per aumentare la consapevolezza sul fenomeno.