Spagna, pioggia di multe contro gli operatori di gioco
Spagna, nel primo semestre dell’anno il Ministerio de Consumo – in sostanza quello che si occupa della tutela del consumatore – ha emesso 30 sanzioni nei confronti di operatori di gioco per un totale di 71 milioni e 433mila euro. La quasi totalità di questi soldi, ovvero 70 milioni di euro, la dovrebbero versare degli operatori senza licenza che raccolgono gioco illegalmente nella penisola iberica.
Sanzionati operatori legali e illegali
In totale le compagnie che hanno commesso questo illecito sono quattordici, la maggior parte ha sede e licenza nell’isola caraibica di Curaçao. Nell’elenco ci sono Smein Hosting, Blockdance BV, Fairgame GP NV, Bets Entertainments NV, Newera BV, Santeda International BV, XO Corporacion NV, Casbit Group NV, Altacore NV, Versus Odds BV, Favorit United NV, Ryker BV, Techoptions Group BV, e AK Global NV. Ciascuna di loro dovrebbe versare una sanzione di 5 milioni di euro.
Le altre sedici compagnie sono invece licenziatarie spagnole, e hanno ricevuto sanzioni che vanno dai 25mila ai 105mila euro. Il totale anche in questo caso è elevato, 1 milione 333mila euro. Le irregolarità più frequenti riguardano il mancato rispetto delle misure a tutela del consumatore.
La difficoltà di perseguire le compagnie estere
Il Ministerio de Consumo precisa che da quando l’ente regolatore spagnolo – la Dirección General de Ordenación del Juego – è passata sotto la propria guida del nel 2021, sono state emesse 122 sanzioni nei confronti di operatori del gioco con licenza e non. Per l’esattezza 19 nella seconda parte del 2021; 73 nel 2022; e appunto 30 nella prima metà di quest’anno. In totale, le multe raggiungono un importo di 252 milioni di euro.
Il Ministerio non chiarisce tuttavia quanti di questi soldi siano stati effettivamente incassati, anche perché quando una compagnia ha sede in un paese caraibico – tanto per prendere come esempio le ultime sanzionate – non sempre si dispone di strumenti esecutivi.
Il mercato protesta, difficile distinguere tra legale e illegale
Non è l’aspetto su cui si concentrato tuttavia le compagnie di gioco per criticare l’operato dell’amministrazione. Secondo la JDigital, l’associazione che rappresenta gli operatori dell’online, il ministero infatti non sta facendo nulla per contrastare il maggiore problema del mercato spagnolo. Ovvero il fatto che i giocatori spagnoli spesso facciano fatica a distinguere un sito di gioco legale da uno senza licenza. Una difficoltà messa in evidenza anche in un report che la stessa associazione ha pubblicato nel 2022.
E il Real Decreto del Sistema de Límites Conjuntos de Depósito – approvato dal governo nella scorsa primavera – non ha fatto che inasprire gli attriti. Il testo infatti impone agli operatori di rispettare una serie di previsioni nell’iter di registrazione dei giocatori, di adottare misure di monitoraggio per i giocatori considerati a rischio e delle limitazioni specifiche nelle fasi di gioco. Il DGOJ ha lanciato a fine estate una consultazione pubblica che si è conclusa a metà ottobre, secondo le intenzioni del governo il decreto dovrebbe entrare in vigore nei primi mesi del 2024. Ma Jdigital chiede di far slittare il termine.