Saint Vincent: 2022 in crescita, ma ci sono nuove sfide
Bilancio nettamente positivo per il Casinò di Saint Vincent che chiude il 2022 in netta crescita. La casa da gioco della Val d’Aosta però non si addormenta sugli allori, e sottolinea che ormai non si possono più rimandare i piani per il rilancio.
I numeri del 2022, corre anche il gioco online
L’anno scorso il casinò ha conseguito un utile di quasi 8,4 milioni di euro. Nel piano concordatario si preventivava di superare di poco gli 8 milioni di euro, e questo vuol dire che il 2022 è andato ben oltre le aspettative. Non stupisce poi il netto miglioramento rispetto al dato del 2021, che a causa degli strascichi della pandemia si era fermato a poco più di 1,6 milioni di euro. In altre parole, si tratta di ben cinque volte di più dell’anno di confronto.
Come evidenzia il bilancio approvato dall’assemblea dei soci a fine maggio, anche i dati sugli incassi complessivi sono decisamente incoraggianti. Il volume totale ha superato i 64,3 milioni di euro, con una crescita del 101% rispetto all’anno precedente. Nettamente positivo il dato dei giochi fisici (56,1 milioni, in crescita del 104%), ma continua a crescere anche la divisione online (oltre un milione, quasi il 32% in più). La performance migliore però è quella dei servizi alberghieri che superano i 3,3 milioni e mettono a segno un balzo di quasi il 125%.
La casa da gioco regge il passo del mercato, per ora
Gli amministratori nel bilancio evidenziano che “Il 2022 ha confermato l’adeguatezza del complesso aziendale rispetto alla domanda del mercato, con un consolidamento della propria capacità produttiva in tutte le aree di attività”. Ma non nascondono che a breve sarà necessario affrontare nuove sfide: i “risultati positivi, in particolare nei giochi lavorati, non fanno dimenticare la necessità di proseguire nel recupero dello storico posizionamento di mercato dei servizi alberghieri e la necessità di promuovere con più efficacia l’offerta del gioco elettronico”.
Nel bilancio si sottolinea infatti che nei prossimi anni si dovrà stilare un piano industriale che “sappia interpretare adeguatamente l’esigenza di un ampliamento dei servizi offerti e di una migliore penetrazione commerciale”. Le sale da gioco sono state ristrutturate parzialmente una decina di anni fa, e ormai tavoli e attrezzature di gioco, la divisione degli ambienti, ma anche altri elementi – come gli impianti audiovisivi – non reggono il confronto con la concorrenza.
Le retribuzioni dei lavoratori a breve torneranno a livelli normali
L’albergo è stato ristrutturato completamente nello stesso periodo, ma ormai necessita di interventi di manutenzione per garantire degli standard di accoglienza elevati. E poi c’è il fronte del lavoro. Nel 2019, gli addetti hanno accettato una riduzione degli stipendi per evitare che la casa da gioco fallisse. Quegli accordi termineranno nel giro di un anno, e questo vuol dire che i costi del casinò sono destinati a aumentare. Una buona fetta del personale operativo, inoltre, è vicino all’età pensionabile e quindi dovrà essere sostituito. Sarà quindi necessario lanciare “idonei piani di assunzione e di formazione di nuovo personale”.