Per le slot il 2021 è peggiore dell’anno della pandemia
Il settore degli apparecchi ha continuato a perdere terreno nel 2021, nonostante l’anno scorso il gioco a terra si sia in parte ripreso dopo la pandemia. Come emerge dall’ultimo Libro Blu dell’ADM, slot e vlt si sono fermate a 18,2 miliardi, il 3,5% in meno dell’anno precedente. tutto il gioco a terra, invece, ha raggiunto i 44 miliardi e ha messo a segno una crescita del 12,8% rispetto al 2020.
La battuta d’arresto delle slot comunque non è un caso isolato, anzi per le scommesse il bilancio è ancora più pesante (2 miliardi -22,3%). In questo caso però bisogna fare i conti con la concorrenza delle scommesse online. Nel caso delle slot invece è difficile pensare che i giocatori siano migrati su internet, anche se i giochi che si trovano nei casinò online sono molto simili. I giocatori di sala sono piuttosto tradizionalisti, e anche in po’ più in là con gli anni.
Le slot diminuiscono in tutta Italia
Il settore delle slot sembra aver subito forti ripercussioni. In tutta Italia sono rimasti circa 52.200 punti tra sale da gioco vere e proprie e esercizi che istallano slot, il 3,6% in meno dell’anno prima. In totale, si contano 2mila sale in meno, e praticamente ogni Regione ha il segno meno. Il dato peggiore si registra in Trentino, -32%, con le sale che passano da 365 a 248. Ma qui più che la pandemia c’entrano i distanziometri.
Per quanto riguarda il numero di apparecchi, le AWP sono scese a 255.559 (-2,1%), mancano all’appello oltre 5.600 slot. Ancora qui il dato peggiore in Trentino dove sono rimaste 2mila macchine, il 24,1% in meno dell’anno precedente. La regione che conta più slot si conferma la Lombardia (43.270), ma il numero cala del 5,7%. C’è qualche eccezione, in Campania le slot crescono del 2,5%, in Calabria del 5,7%.
Alle vlt va un po’ meglio
La situazione per le Vlt è un po’ più variegata. Le sale sono poco più di 4.600, il 2% in meno rispetto a dodici mesi prima. Il calo più accentuato in questo caso si registra in Emilia Romagna (-10,2%). Il Trentino chiude in pareggio, come anche il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna. In positivo Puglia, Basilicata e Molise (sono accorpate in un unico dato, +1,7%), Piemonte (+3,2%) e Sicilia (+4,8%).
Stabile il numero delle macchine (55.772, -0,3%), ma poi lo scenario da una regione all’altra è molto diverso. Si va dal -6% del Veneto, al +8,2% della Sardegna. Nell’isola però ci sono appena 489 videolottery, il dato più basso del Paese. La rete più estesa è sempre in Lombardia (10.773 macchine, +1,1%).
Il caso del Piemonte
Un discorso a parte merita il Piemonte, dove il distanziometro ha colpito anche le sale pre-esistenti, ovvero quelle che erano già aperte quando è entrata in vigore la legge regionale, e che solitamente vengono esentate. Per le AWP, il numero di sale e macchine è calato sensibilmente, adesso siamo tornati ai livelli del 2018, anzi c’è anche un leggero aumento.
Le AWP sono infatti 13.679, contro le 13.451 del 2018, gli esercizi con le slot 2.239, qualche anno fa erano 1.866. Per quanto riguarda le Vlt invece si partiva da 4.531 nel 2018, adesso siamo a 4.900, e il numero è cresciuto progressivamente di anno in anno. Il numero delle sale invece è passato da 422 a 414, ma nel 2020 era sceso a 401.