Per IGT un 2021 d’oro, ma sempre più lontano dall’Italia
- IGT chiude il 2021 con una crescita del 31% dei ricavi
- In netto positivo anche le operazioni in Italia, anche se la compagnia nel corso dell’anno ha ceduto diversi rami a Gamenet
- I proventi sono serviti ridurre il debito
- Nonostante la stabilità raggiunta, la compagnia continua a disinvestire in Italia
IGT chiude il 2021 con una crescita del 31% nei ricavi, e raggiunge con un anno di anticipo il leverage – il rapporto tra capitale e indebitamento – che si era prefissata. Il merito è anche della cessione delle attività B2C italiane, i proventi infatti sono serviti per dare una bella sforbiciata al debito. Ma nonostante la compagnia sembri aver raggiunto una certa stabilità, il disinvestimento da noi sembra non essere finito, qualche giorno fa infatti quella che un tempo era la vecchia Lottomatica ha ceduto anche la divisione pagamenti. Questa volta a Poste Italiane.
In netta crescita tutte le operazioni
Complessivamente la compagnia nel 2021 genera ricavi lordi per 4 miliardi e 89 milioni di dollari, quasi un miliardo in più di un anno prima (3 miliardi 115 milioni). Come nella maggior parte degli altri settori economici, anche il gioco nel 2021 ha messo a segno una netta crescita rispetto al 2020, ma IGT ha anche saputo sfruttare le occasioni che si sono create.
È il caso dei giochi online e delle scommesse che – grazie all’apertura di nuovi mercati e all’ampliamento del portfolio clienti – sono il segmento che registra la crescita maggiore. Mettono a segno un balzo del 44%, sebbene poi assicurino la fetta più piccola dei ricavi, appena 165 milioni. Anche le altre divisioni, comunque, registrano crescite nettamente sostenute: il gaming vola a 1 miliardo e 112 milioni e guadagna il 33% rispetto al 2020, grazie soprattutto alla maggiore continuità delle operazioni. Le lotterie infine salgono a 2 miliardi 812 milioni (il 30% in più) e si confermano il segmento di maggiore peso.
“Il bilancio del 2021 dimostra che abbiamo raggiunto i livelli più alti di ricavi, profitti e flusso di cassa degli ultimi quattro anni” sottolinea il Ceo Vince Sadusky. “Abbiamo conseguito progressi importanti su molti obiettivi strategici. Ci siamo fissati dei traguardi ambiziosi – ma comunque realistici – nell’arco di alcuni anni, e abbiamo tracciato una strategia per massimizzare gli investimenti degli azionisti”.
L’Italia cresce più di tutti
Per quanto riguarda le aree geografiche, il mercato più redditizio è quello di Stati Uniti e Canada che complessivamente vale 2 miliardi e 250 milioni di ricavi e mette a segno una crescita del 29%. Il resto del mondo invece assicura 539 milioni, il 7% in più dell’anno precedente. La regione che cresce maggiormente è però l’Italia, dove i ricavi volano a 1 miliardo e 300 milioni di dollari, il 51% in più del 2020.
La performance nel Bel Paese ha però un sapore agrodolce se si considera che IGT a maggio scorso ha completato la cessione delle operazioni B2C a Gamenet. Con quell’operazione si è spogliata delle divisioni italiane di scommesse, apparecchi e online, ma a quanto pare il sacrificio era necessario, visto che i proventi sono serviti a ridurre l’indebitamento.
Il debito tagliato di 1,4 miliardi
IGT in effetti nel 2021 è riuscita a ridurre fortemente il debito netto: lo ha ridotto a 5 miliardi 922 milioni di dollari, il 19% in meno dell’anno precedente. In termini assoluti, vuol dire che la compagnia in appena 12 mesi ha tagliato il debito di circa 1,4 miliardi. “Abbiamo raggiunto questo obiettivo con un anno di anticipo” commenta il CFO Max Chiara. E adesso, “La compagnia ha un’ottima posizione per crescere ancora nel prossimo futuro”.
Ma il disinvestimento in Italia non si ferma
Sempre a proposito del disimpegno in Italia, IGT ha ceduto a Poste Italiane i servizi di pagamento LIS. In sostanza si tratta della rete digitale che permette di pagare bollette o effettuare ricariche in 35mila ricevitorie del 15mila bar. L’operazione risale a qualche giorno fa – anzi formalmente verrà conclusa tra l’estate e l’autunno – quindi è al di fuori del bilancio 2021. Ha fruttato però 700 milioni di euro, anche questi soldi – precisa IGT – in gran parte verranno utilizzati per ridurre il debito netto.
Insomma, la vecchia Lottomatica sembra sempre più lontana dall’Italia. Da noi ormai conserva solo le concessioni che gestisce in monopolio, quella delle lotterie istantanee e quella per gestire della raccolta del Lotto.