National Lottery, se Allwyn acquisisce Camelot salva tutti
- La Allwyn conferma le trattative per acquisire la Camelot, storico gestore della National Lottery inglese
- A inizio primavera la compagnia ceca si era aggiudicata la quarta licenza della lotteria
- Camelot era la grande sconfitta e si temeva anche per la sopravvivenza della compagnia
- L’eventuale accordo tutelerebbe i dipendenti Camelot, gli enti benefici che incassano parte dei proventi della lotteria, ma anche il governo inglese
Gran Bretagna, Allwyn non si accontenta di aver vinto la gestione della National Lottery, adesso punta anche a acquisire la Camelot, la compagnia che ha gestito il gioco per quasi trent’anni, dal 1994 a oggi. E l’operazione risultare gradita anche al Governo, visto che l’esito della gara era stato duramente contestato. La Camelot infatti ha intrapreso un’azione legale che per qualche settimana ha congelato il bando, impedendo al Governo di completare l’aggiudicazione.
A confermare i rumors circolati qualche giorno fa è la stessa Allwyn, secondo cui le trattative sono addirittura a uno stadio avanzato. L’operazione vale circa 100 milioni di sterline, il colosso ceco rileverebbe fin da subito tutte le attività inglesi della Camelot. In altre parole, inizierebbe a gestire gratta e vinci e lotterie non appena firmato l’accordo, anche se poi a nuova licenza partirà tra circa un anno e mezzo, nel febbraio 2024.
La quarta gara pone fine al regno di Camelot
La gara per assegnare la quarta licenza della Lotteria Nazionale inglese si è conclusa a marzo scorso. A darsi battaglia c’erano quattro veri e propri colossi dei giochi: oltre a Camelot (affiancata da IGT) e Allwyn, anche l’italiana Sisal (in cordata con il colosso delle telecomunicazioni BT e con l’ente benefico Barnardo’s) e la Northen and Shell, che già gestisce la Health Lottery inglese.
Era chiaro fin da subito che l’avversario da battere era la Camelot. La compagnia – che fa capo a un fondo pensionistico per gli insegnanti dell’Ontario, in Canada – gestisce la lotteria da quando è stata lanciata nel 1994. E in tutto questo tempo ha legato in maniera indissolubile il proprio nome a quello del gioco. Un legame così solido che addirittura nella gara precedente, quella del 2009, si era fatto avanti un unico rivale, l’indiana Sugal and Damani.
Quando all’inizio della primavera la Gambling Commission ha affidato la nuova licenza alla Allwyn è come se fosse finita un’era. L’ente regolatore non ha motivato la decisione, si è semplicemente limitato a pubblicare la graduatoria, aggiungendo che comunque tutte le offerte erano valide. La scelta – secondo quanto ha rivelato il Guardian – sarebbe caduta però sulla compagnia ceca perché aveva riconosciuto una quota più alta di fondi alle cause benefiche e al contrasto al gioco patologico. Camelot comunque si era piazzata al secondo posto, e era l’aggiudicataria di riserva.
Tutte le compagnie sconfitte tentato i ricorsi
Per la Camelot è stata una vera e propria disfatta. La compagnia infatti ha solo due altre licenze: quella della National Lottery irlandese – che si è aggiudicata nel 2013 insieme a An Post – e quella della lotteria dell’Illinois. Insomma, la licenza della National Lottery era l’asset di maggiore rilievo, verrebbe quasi da dire l’unico. L’esito della gara metteva a rischio il quartier generale di Watford, nei pressi di Londra, e il posto dei circa mille dipendenti. Ma forse, viene da pensare, anche la sopravvivenza di tutta la compagnia.
Il verdetto comunque ha scontentato tutti, le tre escluse hanno presentato immediatamente dei ricorsi. La Camelot in particolare ha accusato la Commissione di aver agito in modo poco trasparente, e ha sostenuto che fosse doveroso spiegare le ragioni della decisione ai dipendenti che rischiavano il licenziamento.
La Suprema Corte inglese ha sospeso l’aggiudicazione per alcune settimane, ma a quel punto è stata la stessa compagnia a fare un passo indietro. Non tanto per tutelare l’erario inglese – che avrebbe potuto perdere l’offerta di Allwyn – quanto per evitare che si interrompessero i finanziamenti alle cause benefiche. Va detto però che la Camelot non ha rinunciato a tutto il ricorso – che è tuttora in piedi – ma solo al provvedimento che sospendeva l’aggiudicazione.
L’acquisizione tutela tutti i soggetti coinvolti
Se l’acquisizione andasse in porto, tutto questo impasse si risolverebbe. “Il nostro obiettivo comune è di raggiungere una soluzione che tuteli tutti gli stakeholder della National Lottery, a iniziare dagli enti benefici e dai dipendenti, sia della Camelot che della Allwyn” ha spiegato la compagnia ceca in una nota. Si attende adesso l’annuncio definitivo che potrebbe arrivare nel giro di qualche settimana.