Musica, fiori e casinò, parte la kermesse di Sanremo
Jimi Hendrix non è mai andato a Sanremo, e probabilmente non ne ha mai nemmeno sentito parlare. Non fosse altro perché, mentre lui dava fuoco alla Statocaster dopo aver suonato Wild Thing, a Sanremo – al termine di un’edizione funesta – vincevano Claudio Villa e Iva Zanicchi con Non Pensare a Me.
Difficile insomma immaginare un artista che in assoluto sia più lontano dal festival della canzone italiana. Eppure, la slot online che NetEnt ha dedicato al Voodoo Child racchiude gli stessi elementi che sono il simbolo della cittadina ligure: musica, fiori e fortuna.
Città del festival, dei fiori e del casinò
Perché Sanremo è il festival, ma è anche la città dei fiori per antonomasia, e la cornice di uno dei più antichi casinò d’Italia. E i legami sono più stretti di quanto non si pensi. Il Festival della Canzone Italiana è alle porte, la settantatreesima edizione prenderà il via martedì 7 febbraio, e la cittadina ligure si riempirà di artisti, personaggi televisivi, critici, professionisti della comparsata, appassionati di musica e curiosi. E anche ovviamente di fiori, perché non solo il palco dell’Ariston, ma tutta la cittadina la prossima settimana verrà addobbata a festa.
La fama dei fiori inizia 150 anni fa
In realtà Sanremo deve la sua fama ai fiori prima che a qualunque altro motivo. L’appellativo di città dei fiori risale addirittura alla metà dell’800. Alphonse Karr, scrittore e giornalista francese, dopo il colpo di stato messo a segno da Napoleone III trovò rifugio a Nizza, che all’epoca era in territorio italiano. Karr era anche un appassionato floricoltore e si rese conto che tutta la riviera ligure di ponente ha un clima ideale per la coltivazione. E qui diede vita a un ricco commercio di fiori con Parigi.
Sanremo poi ha perfezionato nel corso degli anni quell’arte e oggi è nota soprattutto per le coltivazioni di rose e garofani. Ma anche per gli splendidi giardini e parchi pubblici, alcuni dei quali – come la Passeggiata dell’Imperatrice – furono creati addirittura alla fine dell’800.
È stato il Casinò a ideare il Festival
Ma poi Festival è anche strettamente legato al Casinò. Per venticinque anni, la gara canora si è infatti svolta all’interno del teatro della casa da gioco. Anche perché l’idea di dare vita a un concorso canoro venne a un conduttore radiofonico – Angelo Nizza – e a Angelo Nicola Amato, che all’epoca era il direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò.
Anche se, ormai dal 1976, si svolge al teatro Ariston, la kermesse ha mantenuto uno stretto legame con la casa da gioco. Qui si è tenuta la conferenza stampa della manifestazione “Tra Palco e Città”, e durante il festival si stabilirà il Villaggio della Radio. Il casinò inoltre sarà una delle tappe fisse del trenino di Veralab, skincare partner dell’evento.