Il Tar riallaccia le concessioni online. Almeno per un mese
- La questione delle concessioni dell’online in scadenza finisce di fronte al Tar
- Il Presidente della Seconda Sezione sospende con un provvedimento d’urgenza, ma la questione sarà nuovamente discussa il 4 novembre
- Adesso i riflettori si spostano sull’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che dovrà rispondere ai ricorsi
Il Tar Lazio non ha esitazioni e sospende immediatamente i primi provvedimenti con cui l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si apprestava a staccare la spina a quegli operatori del gioco online che hanno la concessione in scadenza. A congelare la situazione è il Presidente della Seconda Sezione, ma ha emesso un decreto cautelare, un provvedimento d’urgenza che ha durata molto limitata: la richiesta di sospendere il provvedimento dell’ADM verrà infatti discussa nuovamente – l’udienza è stata fissata al 4 novembre – di fronte a tutto il Collegio dei giudici, e ci sarà un contraddittorio pieno con i Monopoli. Solo a quel punto, se la Sezione confermerà la sospensiva, si avrà una situazione un po’ più stabile, il nuovo provvedimento cautelare infatti avrà efficacia fino all’udienza di merito, e quindi in pratica fino alla sentenza vera e propria. Ma magari, nel mentre c’è la speranza che qualche indicazione arrivi dal mondo politico.
La pronuncia per il momento riguarda solo due operatori – peraltro salvati all’ultimo secondo, visto che avrebbero dovuto interrompere la raccolta nel giro di un paio di giorni – ma anche altre compagnie hanno fatto ricorso ed è facile immaginare quindi che anch’esse otterranno dei decreti cautelari.
La querelle riguarda le cosiddette concessioni comunitarie, quelle emesse con la gara del 2012. Una trentina di queste concessioni stanno giungendo al termine, e il Governo aveva già previsto un nuovo bando entro la fine di quest’anno, ma è stato poi costretto a rinviarlo – di sei mesi, arriverà a giugno 2021 – a causa dell’emergenza Covid. Per traghettare le concessioni in scadenza fino al bando si discute da tempo di una proroga, e al momento il Parlamento sta lavorando su un emendamento – presentato nel corso dell’esame sul decreto Agosto – che risolverebbe la questione. I concessionari negli ultimi mesi sono entrati comprensibilmente in fibrillazione: interrompere momentaneamente le attività, anche per un mese o due, e poi rientrare con il nuovo bando, equivale a sparire dal mercato o quasi. L’online è molto volatile, i giocatori aprirebbero immediatamente un conto per giocare a un altro casinò online, e poi magari – a causa del divieto di pubblicità – nemmeno si renderebbero conto che il precedente operatore è tornato sul mercato. Insomma, i concessionari hanno cercato più volte di trovare un’intesa con i Monopoli, ma Piazza Mastai alla fine ha risposto con le lettere di distacco.
A quel punto – come ha spiegato anche la LOGiCO, l’associazione che riunisce gli operatori dell’online – non c’era altra soluzione che rivolgersi al Tar. E il Presidente sembra aver ben compreso quale pericolo corrano gli operatori. Ricorda prima di tutto che il decreto cautelare ha l’obiettivo di “prevenire pregiudizi irreversibili” e quindi sottolinea che nel caso dei due concessionari dell’online “si possono ritenere sussistenti i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza richiesti” per sospendere un provvedimento della Pubblica Amministrazione. E per inciso, rammenta anche che il Legislatore con la legge di Stabilità del 2016 “ha disposto il progressivo riallineamento alla scadenza del 31 dicembre 2022 di tutte le concessioni on line” emesse nel corso degli anni.
La questione non è risolta, non in maniera definitiva ovviamente, ma almeno è un segnale positivo. I concessionari – secondo le indiscrezioni che circolano – sono rimasti comunque perplessi di fronte alla chiusura di Piazza Mastai. Il problema delle concessioni in scadenza era noto da tempo, e appunto sono mesi che si sta cercando una soluzione, senza contare che nel caso della gara del 2018 erano stati gli stessi Monopoli a adottare una proroga per accompagnare i concessionari fino all’aggiudicazione dei nuovi titoli, e che appunto c’è l’obiettivo di riallineare la scadenza di tutte le licenze. In questo caso invece l’ADM ha seguito pedissequamente la legge e ha preferito lasciare ai giudici la decisione. Adesso quindi c’è grande attesa sulla linea che seguiranno i Monopoli in giudizio, bisognerà vedere se si batteranno strenuamente per mantenere la propria posizione o se adotteranno una difesa “d’ufficio”.