Francia, i casinò si scagliano contro la FdJ
I casinò francesi si scagliano contro la Française deus Jeux: chiedono l’intervento del neo-primo ministro Attal, e accusano la competitor di godere di un “vantaggio monopolistico”. Il problema è che FdJ e casinò non sono in competizione, almeno non direttamente. La Française deus Jeux infatti non opera nel settore dei casinò. L’unico segmento in cui potrebbero scontrarsi è quello dei casino games, che tuttavia al momento non sono ancora legali Oltralpe, anche se il dibattito è aperto. Forse però sono proprio loro il pomo della discordia.
Il presunto monopolio sui casino games
A accendere lo scontro, infatti, potrebbe essere stata una voce che si è diffusa nelle scorse settimane. Ovvero che il governo stesse per rilasciare un’unica licenza, appunto alla FdJ. La diretta interessata ha immediatamente smentito l’indiscrezione, bollandola come “infondata”, ma evidentemente il danno era fatto.
I Ceo dei maggiori gruppi di casinò del Paese – Barrière, Partouche, Joa, e Groupe Tranchant – hanno infatti inviato una lettera al primo ministro Gabriel Attal. Che peraltro si è insediato da una decina di giorni e sarà stato felicissimo di esser stato immediatamente chiamato a risolvere una bega del genere. Il contenuto della lettera comunque è stato divulgato dal quotidiano Les Echos, che l‘ha definita “al vetriolo”.
I vantaggi che derivano dal monopolio
Secondo i gruppi dei casinò, la FdJ gode di una serie di vantaggi che derivano dal fatto di gestire alcuni prodotti, come le lotterie, in monopolio. Ad esempio i clienti, per entrare nelle sale da gioco che la compagnia controlla, non devono esibire alcun documento; la FdJ poi non deve sottostare ai rigidi controlli previsti per i casinò, e ancora può commercializzare nuovi prodotti con estrema facilità.
Ma soprattutto, può sfruttare il database dei clienti che ha creato grazie ai giochi offerti in monopolio anche per commercializzare quelli in regime di concorrenza. E questo è certamente un vantaggio competitivo importante, l’operatore che ha monopolio su alcuni prodotti può raggiungere in maniera esclusiva dei clienti. E poi può cercare di fidelizzarli anche sui giochi che offre in libera concorrenza. Oltretutto, la Francia ha già dovuto affrontare un caso analogo piuttosto rilevante.
Il precedente del PMU
Il problema era già stato sorto una decina di anni fa nei confronti della PMU. La compagnia all’epoca gestiva il monopolio sulle scommesse ippiche in agenzia, nell’online invece concorreva con altri otto player. Ma chiaramente aveva un enorme vantaggio rispetto agli altri competitor. La questione è finita anche di fronte all’antitrust francese, e la compagnia nel 2013 ha assunto una serie di impegni, primo fra tutti proprio quello di dividere i database dei clienti dei due canali.
Nonostante siano passati una decina di anni, la questione è ancora abbastanza sentita. Lo dimostra il fatto che la FdJ – interpellata dallo stesso Les Echos – abbia subito annunciato che provvederà quanto prima a separare i database dei clienti.