Entain pronta a chiudere la vicenda turca. Il conto sale a 615 mln
Entain si avvicina a chiudere la partita con il fisco inglese per la vicenda legata alla controllata turca. Il conto però è decisamente salato. Oltre alla maxi-sanzione da 585 milioni di sterline – 673 milioni di euro – somma che era già circolata negli scorsi mesi e che a questo punto sembra definitiva, la compagnia dovrà anche effettuare una donazione di 20 milioni di sterline a enti benefici. E ancora, dovrà coprire i costi sostenuti dalla Procura della Corona e dal fisco inglese, che sono stati quantificati in 10 milioni di sterline. In totale sono 615 milioni di sterline, circa 708 milioni di euro.
La compagnia comunque in una nota precisa che potrà spalmare il pagamento nell’arco di quattro anni. La Entain in ogni casi aveva già detto di aspettarsi una condanna di rilievo, e aveva anche accantonato delle risorse. L’accordo, bisogna precisare, non è ancora definitivo: venerdì 24 novembre la Southwark Crown Court ha espresso un via libera preliminare, e ha rinviato la decisione conclusiva a una nuova udienza che si terrà il 5 dicembre. Fino a quel momento, Entain non diffonderà ulteriori comunicazioni, ma è facile immaginare che speri di chiudere definitivamente la questione.
L’obbligo di vigilare sulle attività delle persone associate
I confini esatti della vicenda ancora non sono stati resi pubblici nei dettagli. La compagnia in una nota spiega infatti che le accuse ruotano attorno alle attività condotte da ex fornitori e ex fornitori di una controllata turca. Si tratta della Headlong Limited, che è passata sotto il controllo della GVC nel 2011 e ci è rimasta fino al 2017, quando poi è stata ceduta alla Ropso Malta Limited.
Sempre Entain accenna al fatto che le accuse riguardano la violazione della Sezione 7 del Bribery Act, la legge che il Regno Unito ha adottato nel 2010 per contrastare fenomeni di corruzione. Quella sezione in particolare impone alle società determinati obblighi di sorveglianza sull’operato delle “persone associate”. E questo porta a credere che la Entain – o meglio GVC Holdings, come si chiamava all’epoca – sia accusata di non aver vigilato adeguatamente sull’attività della controllata turca, la Headlong Limited.
La Entain di oggi è profondamente diversa dalla GVC di ieri
“Questa vicenda ruota intorno a una divisione che è stata ceduta dal precedente managment della compagnia da circa sei anni” ha commentato solamente il presidente Barry Gibson nel comunicato emesso alcuni giorni fa. “Il Gruppo in questo lasso di tempo ha subito un processo di cambiamento incommensurabile, e questo accordo dimostra che ci sia una differenza radicale tra la GVC di ieri e la Entain di oggi. Proseguiamo nel nostro impegno di operare solo in mercati regolamentati, e ormai siamo riconosciuti come l’operatore più responsabile con i livelli più elevati di governance su tutti gli aspetti del nostro business”.