Danimarca, l’illegale attrare il 4% dei giocatori
La Danimarca ha avuto bisogno di una ricerca di mercato per capire che a spingere il gioco online illegale sono i bonus, le vincite illegali e l’ampiezza dell’offerta. Ma bisogna dire che alla fine, i giocatori che preferiscono i siti offshore sono una minoranza relativamente contenuta, mentre anche gli operatori con licenza hanno dei punti di forza. A iniziare dall’affidabilità e dai maggiori controlli. E anche dalla maggior fiducia che trasmette un sito con testi in danese perfetto.
Il 4% finisce su siti illegali, spesso senza rendersene conto
Meno di 4 giocatori su 100 però (per l’esattezza il 3,8% di coloro che giocano, e quindi poco più di 41mila persone) ha puntato su dei siti non autorizzati. Ma alcuni ci sono finiti senza rendersene conto, la percentuale scende al 2,1% se si considerano gli abitanti che lo hanno fatto volontariamente.
La maggior parte di queste persone, comunque, (il 61,7% della categoria) ha puntato per lo più su siti autorizzati, mentre quelli che hanno preferito l’offerta illegale e quelli che hanno giocato grossomodo le stesse cifre su entrambi i canali si equivalgono (19,1 e 19,2% rispettivamente. C’è però un altro 8,6% dei giocatori che non saprebbe dire se i siti su cui ha puntato fossero autorizzati o meno.
I giocatori cercano vincite più alte e giochi non autorizzati
Quello che principalmente attrae sui canali non autorizzati è l’offerta più ampia di prodotti e la ricerca di premi più ricchi. Il 36,9% infatti cercava dei giochi che gli operatori con licenza non possono commercializzare. Il 34,2% cercava delle skin bets – ovvero le scommesse in cui si puntano oggetti virtuali, come quelli che vengono utilizzati nei videogame – che in Danimarca sono vietati.
Per il 25,7% invece il problema è che l’offerta legale assegna premi troppo bassi. E non è un caso quindi se la maggior parte dei giocatori che finisce sui canali illegali (il 43,4%) cercava dei casino games, che in Danimarca sono legali.
Infine, quasi 3 danesi su 4 (per l’esattezza il il 68,2%) hanno trovato i siti illegali con una semplice ricerca su internet. Ma il peso che hanno social e piattaforme streaming (come YouTube, Snapchat e TikTok) non è di molto inferiore: il 66,3% dei giocatori ha conosciuto i siti offshore vedendo dei video su questi canali.