Carte segnate al casinò di Sanremo, truffa da 300mila euro
Maxi truffa ai tavoli del Punto e Banco del Casinò di Sanremo. Una banda di dieci truffatori – sfruttando la complicità di un dipendente della casa da gioco – nel corso del 2022 ha messo a segno una serie di colpi con il trucco delle carte segnate. È stata scoperta proprio a causa della troppa fortuna, in totale la banda aveva messo su un bottino di 300mila euro.
Le regole del Punto e Banco
Il Punto e Banco è una variante del baccarat, il gioco consiste nell’indovinare chi tra il giocatore o il delaer ha il punteggio che si avvicina di più al 9. Si può anche puntare sul pareggio, e in quel caso si vincono otto volte la posta. Gli assi valgono 1, le figure 0, tutte le altre carte conservano il proprio punteggio. Si somma il valore delle due carte e se il risultato supera il dieci, si elimina la decina. A quel punto basta vedere chi ha vinto.
L’inside man era il cartaio
Questo genere di truffe funziona solo se la banda può contare sull’appoggio di un inside man, un uomo all’interno. In questo caso non si trattava di un croupier, ma di un cartaio, ovvero del dipendente della casa da gioco che ha il compito di preparare i mazzi di carte. L’uomo sottraeva alcuni mazzi e li consegnava agli altri truffatori. A quel punto le carte venivano segnate, con dei simboli che solo i componenti della banda erano in grado di riconoscere. A quanto pare, invece, nemmeno i croupier più scaltri si erano accorti di nulla.
Il cartaio dunque riportava i mazzi all’interno della casa da gioco e li assegnava ai tavoli da gioco. A quel punto i truffatori sapevano con certezza quali carte venivano distribuite e se era il caso di puntare o bancare la mano.
Troppe vincite, la casa da gioco ha iniziato a indagare
A destare sospetti, è stato proprio il fatto che la casa da gioco avesse registrato delle perdite anomale nel Punto e Banco. I funzionari del casinò hanno poi capito che i picchi di vincite si registravano in particolare quando al casinò erano presenti alcuni giocatori. La truffa comunque è andata avanti per diversi mesi, dall’inizio del 2022 fino all’estate.
Alla fine la Procura di Imperia ha disposto dieci misure cautelari, per il cartaio e per il presunto capo della banda è scattato l’arresto. Altri quattro indagati invece sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Dovranno rispondere di reati come truffa, associazione a delinquere e peculato.