Campione, il Casinò deve risarcire i lavoratori licenziati
Nuova scoppola per il casinò di Campione d’Italia, dovrà risarcire quarantasei dipendenti per licenziamento illegittimo. E secondo i primi conteggi che hanno fatto i sindacati, tra indennità, retribuzioni non corrisposte e rivalutazione, dovrà trovare una cifra che si aggira attorno ai 5 milioni di euro. Lo stipendio di un dipendente della casa da gioco è infatti decisamente elevato, si parte da 7mila euro al mese, ma la cifra sale a seconda delle mansioni e dell’anzianità.
Si spera nell’appello, ma il casinò intanto deve pagare
La vicenda è legata ovviamente al fallimento di quattro anni fa, la casa da gioco in realtà non aveva molte alternative che non fossero quelle di azzerare l’intero organico. Eppure, secondo la Seconda Sezione Civile del Tribunale di Como, non avrebbe redatto l’elenco dei lavoratori licenziati. Si tratta di una lista che – in caso di licenziamento collettivo – va trasmesso agli uffici regionali e alle associazioni di categoria.
Quella del Tribunale di Como è una sentenza di primo grado, il casinò quindi può intentare l’appello, cercando di convincere i giudici di secondo grado a seguire un orientamento diverso. La sentenza però è immediatamente esecutiva, e questo vuol dire che la casa da gioco intanto dovrà risarcire i dipendenti. E dovrà capire dove attingere le risorse necessarie, visto che è ancora assoggettata al concordato per evitare il fallimento.
Ci sono altri ricorsi all’orizzonte
Oltretutto, è possibile che il conto salga ulteriormente. In totale il casinò nel 2019 aveva un organico di 500 dipendenti, la maggior parte ha accettato di siglare una conciliazione, e in questo modo ha potuto incassare gli ultimi stipendi non pagati e il trattamento di fine rapporto. Circa 150 dipendenti poi sono stati riassunti quando la casa da gioco ha riaperto i battenti a inizio di quest’anno. Ci sono però un altro centinaio di dipendenti che hanno impugnato il licenziamento, nei prossimi mesi si celebreranno le udienze.
Questa vicenda rischia di compromettere la ripresa delle attività. Al momento non ci sono dati ufficiali, ma sia gli ingressi che le giocate sembra stiano seguendo un trend positivo. Non era affatto scontato dopo quattro anni di chiusura. Ma chiaramente la situazione è tutt’altro che stabile.