Brasile, primo via libera alla nuova legge sul gioco
Brasile, arriva i primo sì per convertire il decreto provvisorio sul gioco online che il presidente Luiz Inácio Lula da Silva aveva adottato a luglio. Il testo doveva essere convertito in legge entro 120 giorni dall’emanazione. Nelle scorse ore è stato approvato dalla camera dei deputati – che però ha apportato diverse modifiche, anche sostanziali. Adesso passerà al senato per il voto definitivo, la camera alta ha ancora un mese e mezzo di tempo.
Stop alle compagnie estere
La novità più significativa è che potranno chiedere una licenza solamente gli operatori brasiliani, le compagnie dovranno avere sede operativa e amministrazione all’interno dello Stato. Probabilmente però i colossi internazionali potranno stringere delle partnership con le le compagnie locali. Si stima che il mercato brasiliano valga tra i 6,4 e i 12 miliardi di dollari l’anno, una torta a cui difficilmente rinunceranno i big del settore. Chi intende ottenere una licenza inoltre dovrà rispettare determinati parametri sul capitale azionario e fare parte dell’ente che sorveglia l’integrità dello sport.
Qualche concessione sulle tasse, ma il prelievo resta altissimo
Confermata la controversa tassazione del 18% sui ricavi. Governo e parlamentari – almeno in parte – hanno tenuto in considerazione il malcontento con cui hanno reagito gli operatori. Con alcuni emendamenti, infatti, hanno cercato di limare gli altri balzelli che gli operatori saranno tenuti a versare. Dopo che Lula ha firmato il decreto provvisorio analisti avevano infatti stimato che il prelievo complessivo sarebbe stato sensibilmente più alto: in alcuni casi avrebbe raggiunto anche il 34%.
Confermato anche il costo della licenza (30 milioni di real, circa 6 milioni di euro), ma la durata si accorcia a 3 anni. In precedenza si parlava di 5 anni. Oltretutto, la licenza dà diritto a operare attraverso un’unica app, per utilizzarne una seconda sarà necessario ottenere un altro titolo. Il disegno legalizza i giochi da casinò e le scommesse online. Vietate invece le scommesse sui fantasy sport.
Vietati i bonus
Il testo inoltre vieta agli operatori di regalare ai giocatori delle scommesse o delle puntate bonus. E chiaramente non è possibile fare credito agli utenti. Non possono giocare i minori di 18 anni, gli atleti e i soggetti coinvolti in eventi sportivi, ma anche i manager delle compagnie di gioco. Per quanto riguarda la pubblicità, poi, verranno emesse delle linee guida dettagliate.
Si cerca poi di arginare la concorrenza degli operatori off-shore con delle limitazioni sui pagamenti. Solo gli istituti di credito e gli operatori autorizzati dalla Banca Centrale potranno trasferire denaro alle compagnie di gioco. E i giocatori potranno usare unicamente un conto corrente aperto presso banche brasiliane per ricaricare il conto di gioco o riscuotere le vincite.