Blackjack europeo
La storia del Blackjack risale indietro nei secoli, fino ad arrivare con certezza al 17° secolo, anche se – come la maggior parte dei giochi da casinò – le sue origini potrebbero essere ancora più antiche. È anche grazie a questa lunga storia che si perde nel passato e tra i vari Paesi del mondo, che ad oggi abbiamo tante varianti dello stesso gioco. La versione europea è una delle più diffuse, e vede il suo sviluppo proprio nella terra madre del Blackjack: l’Europa. Conosciuto con il nome di 21 (lo è tuttora anche in Italia), viene descritto come uno dei passatempi più diffusi tra gli uomini dell’epoca anche da Miguel de Cervantes. Il nome Blackjack è la meta finale di un lungo viaggio tra continenti: arrivati negli Stati Uniti, gli emigrati europei esportarono anche il loro amato “21”, che però vide nei primi del ‘900 un periodo di decadenza dovuto al proibizionismo. E fu proprio nella culla del gioco d’azzardo, Las Vegas, che i gestori dei locali inventarono un modo per far rifiorire questo gioco, promettendo delle consumazioni gratuite a coloro che avrebbero avuto in mano un Blackjack (“fante nero”) nel gioco del 21. Ed ecco che la trasformazione del nome avvenne in modo rapido e naturale.
Come si gioca al Blackjack europeo?
Prima di capire le regole specifiche del Blackjack nella sua versione europea è meglio dare un’occhiata alle regole generali, più o meno uguali in ogni variante del gioco.
Vince a Blackjack il giocatore che, nella sfida contro il banco, raggiunge il punteggio di 21 senza superarlo (altrimenti “si sballa”, come si dice in gergo tecnico) sommando il valore delle carte che in mano. Alternativamente, vince chi tra i due ottiene il punteggio più vicino al 21.
Il valore delle carte si calcola come segue:
- le carte numeriche hanno il valore del numero rappresentato;
- le carte figurate (re, regina e jack) valgono 10;
- l’asse può valere 1 o 10 (a seconda che la mano sia soft o hard)
La dinamica del gioco è abbastanza semplice: vengono distribuite due carte coperte al giocatore, e due carte – di cui solo una è coperta – al banco (questo rappresenta un evidente vantaggio per il giocatore nel definire la sua strategia). Il centro gravitazionale di tutto il Blackjack consiste proprio nel valutare il valore delle carte che hai in mano e il valore della carta scoperta del dealer. A seguito in fatti di una valutazione prognostica, il giocatore potrebbe decidere di:
- Chiedere carta: chiede un’altra carta per raggiungere un punteggio più alto;
- Stare: decide di fermarsi in quanto il punteggio che ha in mano è soddisfacente;
- Raddoppiare: raddoppia la sua scommessa e chiede solo un’altra carta, quindi punta tutto su quella carta (il banco potrebbe avere una carta scoperta di valore basso, ad esempio)
- Chiedere l’assicurazione: quando la carta scoperta del banco è un asso, può chiedere l’assicurazione che gli costerà la metà della scommessa iniziale (ma è una strategia un po’ pericolosa).
Anche il banco ha una serie di opzioni tra cui scegliere, che è importante conoscere:
- Il banco vince sempre se il giocatore “sballa” o si arrende
- Il banco vince se il suo è il punteggio più vicino al valore di 21
- Se il banco totalizza 16 punti o meno, deve chiedere carta
- Se il banco totalizza 18 punti o più, deve stare
- Se il banco ottiene un 17 hard, deve stare
- Se il banco ottiene un 17 soft, chiede carta
Quando una mano è “hard” e quando è “soft”? La differenza è semplice: quando facciamo valere l’asso 11 abbiamo una “mano soft”, cioè abbiamo un asso e un 6 che in totale formano un “17 soft”. Se l’asso viene fatto valere 1, la mano è “hard” e abbiamo un”17 hard”.
Detto questo, cosa può avvenire nella versione europea del Blackjack, rispetto a quella americana ad esempio?
Le caratteristiche dell’European BlackJack
Per prima cosa, nel Blackjack europeo gli 8 mazzi di carte utilizzati vengono mescolati dopo ogni turno: questo per scongiurare conteggi eccessivamente precisi da parte dei giocatori (una delle strategie più comuni infatti è quella di tenere traccia delle carte già uscite, prevedendo quelle che possono capitare nelle mani successive).
A volte nel Blackjack il giocatore può trovare conveniente dividere (split): se riceve due carte dello stesso valore può dividerle su due mani separate e giocarle in maniera autonoma l’una dall’altra. In questa versione del gioco non è consentito dividere i 4, i 5 e i 10: questa regola risponde più all’esigenza del casinò di evitare previsioni di calcolo eccessivamente accurate da parte del giocatore, che al modo di essere del gioco.
La caratteristica fondamentale del Blackjack europea però è un’altra: il dealer riceve due carte, ma può guardare quella coperta solo dopo che tutti i giocatori hanno deciso la loro mossa. Anzi, in alcuni casi la seconda carta viene “fisicamente” distribuita al dealer solo dopo che i giocatori hanno definito il loro gioco. Anche se questo potrebbe sembrare, ad una prima occhiata, positivo per il giocatore, in realtà non lo è: il banco potrebbe fare Blackjack e saperlo solo alla fine, e in ogni caso è più difficile intuire le carte che ha in mano il dealer.
Queste piccole differenze tra le varie versioni di Blackjack in realtà implicano effetti importanti per il giocatore. Inoltre, a differenza del Blackjack americano, quello europeo ha delle regole che rimangono uguali in quasi tutti i casinò, non presentando quasi nessuna variazione.