Entain accantona 585 mln per chiudere la vicenda turca
Entain inizia a mettere i soldi da parte per mettere fine alla controversia con l’His Majesty’s Revenue and Customs, l’agenzia delle entrate inglese. E il conto a quanto pare è piuttosto salato, 585 milioni di sterline – circa 680 milioni di euro – che il colosso del gioco intende accantonare e versare nell’arco di quattro anni.
La vicenda è quella che ruota attorno a una ex-controllata che operava in Turchia. Il colosso mondiale del gioco già lo scorso maggio aveva anticipato che si aspettava di ricevere una sanzione salata. Adesso – in occasione del bilancio dei primi sei mesi 2023, peraltro impeccabile – ha anche quantificato la somma. Che comunque potrebbe non essere quella definitiva, le trattative con il fisco inglese sono ancora in corso, ma Entain confida di raggiungere un accordo entro la fine dell’anno.
Entain accusata di non aver vigilato adeguatamente
I confini della vicenda ancora non si conoscono esattamente, e forse non verranno mai divulgati. Tutto scaturisce dalle condotte, verosimilmente opache, tenute dai dirigenti della divisione turca e di alcune società partner che offrivano servizi di pagamento. La compagnia in questione si chiama Headlong Limited. Entain – che all’epoca era ancora la GVC Holdings – l’aveva acquisita nel 2011 e ceduta nel 2017 alla Ropso Malta Limited.
L’agenzia delle entrate inglese ha avviato l’indagine nel 2019, e inizialmente – secondo quanto emerse all’epoca – ha preso a scavare sulle condotte dei partner commerciali che offrivano servizi di pagamento. Poi però, alcuni episodi l’hanno portata a allargare lo spettro delle indagini, fino a coinvolgere anche la controllata di GVC. Nel 2020 la stessa compagnia madre ha spiegato che l’HMRC stava indagando su un “potenziale reato societario” eventualmente commesso dalla sussidiaria che nel frattempo era stata ceduta.
Presumibilmente, tutto ruota intorno a delle tangenti. GVC-Entain – secondo quanto riferisce la stessa compagnia in un comunicato alla borsa di Londra – non sarebbe direttamente responsabile. Però non avrebbe vigilato adeguatamente per impedire simili condotte, che poi sarebbero andate a vantaggio della compagnia. I media citano la Sezione 7 del Bribery Act del 2010, quella che appunto impone alle società determinati obblighi di sorveglianza. Vale a dire quindi che GVC-Entain non avrebbe adottato misure adeguate per prevenire episodi di corruzione.
Una compagnia completamente diversa
“La Entain di oggi non ha nulla a che vedere con la GVC di un tempo” ha detto il presidente Barry Gibson, quando – presentando i risultati del primo semestre – ha spiegato agli investitori la decisione di accantonare i 585 milioni di sterline. “In questi anni, abbiamo lavorato duramente per attuare una trasformazione completa. Abbiamo rivisto la nostra strategia, e il model business. Abbiamo un nuovo consiglio di amministrazione e un team dirigenziale. E oggi possiamo dire che siamo diventarti i migliori in termini di responsabilità”. Per la cronaca, la compagnia ha chiuso il primo semestre con ricavi per 2,4 miliardi di sterline, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente.