USA, i giochi crescono del 18%, ma ora temono l’inflazione
- Il mercato dei giochi negli USA cresce del 18% nei primi sei mesi del 2022
- Tutto preannuncia un nuovo record assoluto
- Il gioco a terra torna alla normalità, mentre l’online cresce a due cifre anche grazie al processo di legalizzazione
- La fine dell’anno potrebbe rallentare, a causa del rush dell’inflazione e della congiuntura economica
Stati Uniti, il settore del gioco prende il largo, e il 2022 sembra destinato a segnare un nuovo primato assoluto. Ma la spinta di inizio anno si va pian piano affievolendo con il passare dei mesi. In parte è merito dell’anno di confronto, quello passato, che ha segnato il ritorno alla normalità dopo la pandemia di Covid. Allora, le restrizioni hanno penalizzato soprattutto i primi mesi, e quindi i dati del 2022 sembrano particolarmente positivi.
Ma poi, potrebbe essere un primo segnale del rush dell’inflazione e del contraccolpo che sta subendo l’economa in generale. Insomma, il timore per i mesi che verranno rovina la festa per quello che al momento potrebbe essere l’anno migliore di sempre. È quanto mette in evidenza l’ultimo report del Commercial Gaming Revenue Tracker che ha redatto l’AGA – l’Americana Gaming Association.
Un mercato da quasi 5 miliardi al mese
Stando ai numeri, i casinò fisici e online nei primi sei mesi del 2022 hanno garantito ricavi per 29,2 miliardi di dollari, il 18% in più dello stesso periodo 2021. Peraltro l’anno scorso aveva segnato a sua volta un primato: dopo un 2020 flagellato dalla pandemia, i ricavi erano infatti volati a 53 miliardi di dollari.
Il report dell’AGA oltretutto prende in considerazione solamente i cosiddetti casinò commerciali, ovvero quelli gestiti da operatori privati. A parte ci sono anche le case da gioco controllate dalle tribù dei Nativi Americani. Se si considera tutto il settore del gaming a Stelle e Strisce, i ricavi del 2021 valevano 92 miliardi di dollari, il 13% in più del 2019, ovvero dell’anno precedente alla pandemia.
Il gioco a terra torna alla normalità
Per quanto riguarda i singoli prodotti, i casinò tradizionali hanno assicurato la fetta più consistente dei ricavi. Complessivamente valgono 23,67 miliardi di dollari nei sei mesi, il 18% in più dello scorso anno. In questo segmento, le slot machines hanno registrato una crescita dell’8,7%, ma nel secondo trimestre l’aumento è stato molto più contenuto, appena lo 0,2%.
Anche i giochi da tavolo hanno mostrato un rallentamento, ma meno accentuato: nei sei mesi sono cresciuti del 28,9%, ma solo del 18,2% nel secondo trimestre. Tutto questo si spiega con la pandemia di Covid e con le restrizioni adottate nella prima parte dell’anno scorso, poi pian piano anche i casinò sono tornati alla normalità.
Boom dell’online, grazie alla legalizzazione
Nettamente positivo il bilancio dei giochi e delle scommesse online. In questo caso, non c’entra solo il desiderio degli americani di giocare, ma anche il fatto che il processo di legalizzazione stia andando avanti.
I casinò online hanno raggiunto la cifra record di 2,42 miliardi di dollari, il 43,5% in più del 2021. Gli Stati che hanno legalizzato questi prodotti sono sei – Connecticut, Delaware, Michigan, New Jersey, Pennsylvania e West Virginia, l’AGA non conta invece il poker online in Nevada – uno in più dello stesso periodo del 2021. Al netto del Connecticut, la crescita è stata del 35,7%.
Il segmento che è cresciuto maggiormente è però quello delle scommesse sportive. I ricavi hanno superato i 3 miliardi di dollari (per l’esattezza 3,04 miliardi) compiendo un balzo di quasi il 64% rispetto allo stesso periodo 2021. Anche in questo caso però diversi Stati – addirittura sei – hanno legalizzato le scommesse nel corso del 2021, e tutti insieme hanno garantito circa un terzo dei ricavi. Esclusi i nuovi arrivati la crescita è stata del 12,2%.
Sui prossimi mesi occorre però essere prudenti
L’AGA ha rilevato che nove Stati su trentuno – in cui il gioco è legale – hanno registrato un nuovo record di ricavi nel secondo trimestre. Nell’elenco ci sono anche Nevada, New Yok, Pennsylvania dove il settore è sempre stato molto sviluppato. “Questi dati sono la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da sedici mesi a questa parte” ha commentato Bill Miller, presidente e Ceo dell’Associazione. “E sono anche la dimostrazione che i consumatori preferiscono l’offerta legale e che il settore del gioco gode di un’ottima popolarità”.
Bisogna sottolineare, tuttavia, che il divario con il 2021 si è andato appianando con il passare dei mesi. Si è passati infatti dal +13,1% di aprile, al 10,7 di maggio, al +2,5% di giugno. Sicuramente i dati del 2021 sono cresciuti con il passare del tempo, ma poi c’è anche lo spettro della situazione economica che stiamo affrontando.
La stessa AGA ha sottolineato che in questa fase bisogna essere prudenti: “Siamo in linea per stabilire un record di entrate annuali, ma dobbiamo anche essere consapevoli del continuo impatto dell’inflazione e delle sfide del lavoro, nonché delle preoccupazioni che il mercato sta mostrando per una potenziale recessione” ha detto ancora Miller. Che poi ha aggiunto: “Gli operatori hanno dimostrato tutta la loro resilienza negli ultimi due anni e sono ben posizionati per affrontare questi potenziali venti contrari che si avvicinano alla seconda metà”.